lunedì 28 giugno 2010

Gelato alla Nutella di Federica e Olga

Questa ricetta è stata creata miscelando due ricette e cioè prendendo come base la ricetta gelato alla nutella di Federica  e prendendo alcune nozioni che sono inserite nella ricetta gelato al caffè di Olga.
Sono partita da quella base di Federica e ho aggiunto il glucosio e il "neutro" come consiglia Olga-Felix. Facendo così il gelato mi è venuto molto cremoso e ha lo stesso identico sapore di quello che ho mangiato in una gelateria molto conosciuta dalle mie parti e che fa il gelato artigianale.
La foto che vedete è stata scattata appena l'ho tolto dalla gelatiera e prima di metterlo nel freezer, buonissimo.

- 150gr di nutella
- 250gr latte
- 50gr zucchero
- 250gr panna fresca
- 20gr glucosio
- 3gr neutro

Mettere il latte nel micro e farlo scaldare per 1min, dopodiché metterci la nutella e mischiare bene (io ho utilizzato lo sbattitore a mano col manico blu). Poi ho messo il contenitore in frigo per farlo raffreddare.
Nel frattempo ho miscelato zucchero e neutro (perchè è in polvere); parte ho mischiato la panna liquida e il glucosio.
Una volta che il latte-nutella si saranno raffreddati metterli nel frullatore del vostro robot, unire tutti gli altri ingredienti e azionare per qualche minuto. Quando si sarà tutto ben amalgamato versare il composto nella gelatiera.
Quando il gelato sarà pronto, metterlo in un contenitore e porlo in freezer.




domenica 27 giugno 2010

I Maritozzi di Chabb

Dal blog di Chabb, che mi piace moltissimo, ho preso la ricetta di questi maritozzi e l'ho trovata ottima. Solo che io ho fatto lievitare una volta in più perché sono dovuta uscire.



- 20gr di lievito di birra fresco
- 250gr di latte
- 3 uova
- 50gr. di liquori a piacere ( io messo: 10gr di Marsala, 20gr Ramazzotti, 20gr Vermuth)
- scorza grattugiata di limone
- 100gr di zucchero
- 50gr di olio di girasole
- 680gr di farina 00 (dipende molto dalla grandezza delle uova, se necessario aggiungere a spolverate)


Mettere in una ciotola il latte a temperatura ambiente con il lievito, poi ho aggiunto 300gr di farina, lo zucchero e l'olio; mischiare bene con una forchetta e poi mettere nella MdP a far lievitare fino al raddoppio.
Azionare la MdP al programma IMPASTA, aggiungere il resto degli ingredienti mettendo per ultimo i liquori.
Una volta che avrà finito il programma (quindi una volta lievitato) o riazionare la MdP e far ripetere il programma (solo se dovete uscire) altrimenti ... dividere l'impasto in porzioni da 50gr mettendo l'impasto sulla cartaforno infarinata e ritagliare dei filoncini e posizionarli un po' distanti tra loro (tipo le ciabatte) lasciandoli sulla cartaforno e metterla in una teglia. Far raddoppiare di volume.
Infornate a 170° per circa 15min.
Una volta sfornati spennellarli con un mix di acqua-gelatina di albicocche; far freddare e cospargere con zucchero a velo.


sabato 26 giugno 2010

Focacce allo Zucchero

Questa ricetta è stata presa da dei fogli che avevo strappato da un giornale, ma non so quale.
Sono buonissime e rimangono morbide per 3giorni


- 500g farina
- 30g lievito di birra
- 15g sale
- 15g zucchero semolato
- 1dl olio
- 2,5dl acqua tiepida
Mettere in un recipiente la farina, il sale e il lievito (in modo che non si tocchino sale e lievito), lo zucchero, l'olio e l'acqua. Iniziare ad impastare con una spatola di legno poi energicamente con le mani sino a ottenere una palla elastica, liscia e compatta. Riporla nel recipiente leggermente oliato, coprirla e lasciarla lievitare per 20-25min.
Stenderla e riporla in una teglia ben oliata e far lievitare per 30min.
Cuocere in forno a 190200° per 30min. Dopo circa 20min spennellare la superficie con acqua e olio, poi spolverizzare con lo zucchero e far cuocere gli altri 10min.

Calzone con la Bietola

Questo calzone lo dedico a questo periodo così "magico" che sto attraversando ... dico magico perché io non dimentico mai le persone che ho conosciuto e incontrato durante la mia vita e con cui sono stata bene; ricordo tutti con molto affetto. In questi ultimi giorni ho ricevuto una e-mail da una amica che non vedo da qualche anno e che non avevo potuto contattare perché non avevo la sua e-mail.
Non finisce quì ... ieri, venerdì, ho avuto a pranzo 3 persone di cui ne conoscevo solo una; persone gradevoli e molto simpatiche; uno di questi, mentre parlava, ha nominato un paesino in cima ad una montagna e.. poiché so che ci vivono pochissime persone e che si conoscono tutte allora ho chiesto a quest'uomo se conosceva una mia amica ... sono rimasta senza parole perché mi ha detto: "Sabrina è mia nipote" non sapevo se ridere o piangere per l'emozione; durante il pranzo le ha telefonato e me l'ha passata senza dirLe il mio nome... appena l'ho sentita non potevo crederci, finalmente dopo circa 7anni la risentivo; durante questo periodo provavo a telefonarle ma, conoscendola, aveva cambiato numero di cellulare non so quante volte (e continua ancora a farlo..). 
Inoltre il pomeriggio io e Davide siamo usciti e nel mio paesino, in un negozio, ho rivisto una mia ex compagna di scuola, è stato bello rivederla anche se non eravamo amiche a scuola e quindi ci siamo semplicemente salutate a voce e scambiato una frase e basta. 

Spero tanto che questo periodo "magico" continui...

La base di questa ricetta l'ho presa dalla raccolta "Delizie da forno"


Per la pasta:
- 20 gr di lievito di birra
- 250ml acqua tiepida
- 200gr farina manitoba
- 200gr farina 00
- 1 cucchiaino di zucchero
- sale
Sciogliere il lievito in acqua e versarlo nel mezzo di una fontana preparata con le due farine, lo zucchero e un pizzico di sale. Impastare gli ingredienti e formare una palla liscia ed elastica. Farla lievitare in luogo tiepido per circa 1h.

Stendere un pezzo di impasto, metterci la bietola preparata, dei pezzi di mozzarella ben strizzata, richiudere a mezzaluna e spalmare con dell'olio. Fare delle incisioni con un coltello.

Infornare a 180° per 20min.

mercoledì 23 giugno 2010

Alcune Torte di Compleanno

Queste le ho fatta per il Compleanno di mia nipote:

La Torta Barbie: praticamente mia nipote mi ha "prestato" la sua Barby ed io le ho creato questa torta che ha lascaito le sue amichette a bocca aperta:

  
La Torta Silvestro e Tweety: era piccolina e si fece comprare dalla nonna la decorazione centrale, l'ho però rifinita con le caramelle gommose ad orsetto:

  

La Torta con le Winx:  mi diede la cialda stampata ma io l'ho adattata componendo la sua età...


Ce ne sono delle altre ma non ricordo dove ho messo le foto...

Lo scorso anno a mio nipote Michele che in quel periodo adorava Dragomball gli ho fatto una torta con "i vulcani" come li chiama lui e poi, ha la passione sfegatata per i presepi allora glie ne ho fatta una con dei biscotti ritagliati con le formine del presepe (lui fa la collezione di presepi):


mentre nel 2007, la fattoria e pensate che come regalo mi ha chiesto un animale che tutt'ora adora e cioè... incredibile ma vero ... una enorme e immensa "scrofa", ho girato tutti i negozi di giocattoli per poterla trovare ma  vedere il suo sorriso quando l'ha vista, mi ha ripagato di tutto:


Mentre quelle di Davide:


Nel 2009:

Ma la mia preferita è quella che ho fatto per mamma:


e questa per l'anniversario di nozze di mamma e papà:

ho scelto il colore verde perché, essendo Nozze di smeraldo, il verde era anche il colore dei confetti.
E per finire vi mostro quella che ho fatto per far rimanere senza parole Olga... e a quanto pare ci sono riuscita; è completamente senza glutine e la parte di sopra è una sfoglia:


Non sono perfette come quelle che si vedono su internet o nei vostri blog, però sono contenta di queste mie creazioni fatte con tanto amore.



Sbattitori a mano

Tempo fa ero in un negozietto e ho visto una strana caccavella che serviva per sbattere le uova o degli impasti molli, a mano. Non volevo prenderla ma poi, guardando il prezzo mi sono detta: "costa quanto un caffè!" e così l'ho presa.
Portata a casa l'ho provata e devo dire che mi ci sto trovando benissimo, lo utilizzo soprattutto per il Lievito Madre.
Stamattina sono andata al mercato che si fa nel mio paesino e ... ad una bancarella ce ne era uno grandissimo ... "WAW ho esclamato... e l'ho preso, ora ve li mostro insieme:


L'ho scartato e fotografato insieme a quello che avevo per mostrarVi la differenza di grandezza.
A differenza dei tradizionali frustini a mano, questi si utilizzano facendo su e giù; praticamente fanno incamerare l'aria, ad esempio al LM, in una maniera incredibile.
Questo per dire che sono fantastici.


Gnocchi

Gli gnocchi, si sa, sono fatti con le patate. Questo tubero non è originario delle nostre parti, ma venne importato inizialmente dal Messico, insieme a cacao, tabacco, pomodoro, alcune varietà di fagioli, mais, ecc... dopo la scoperta dell'America (1492).
A differenza degli altri ortaggi suddetti, la patata non ebbe un consenso immediato a causa del sapore "diverso", perché si reputava fosse veicolo di peste ed anche per il dubbio suscitato dalle sue foglie contenenti degli alcaloidi tossici e allucinogeni che -si diceva all'epoca- "fan volare le streghe".
La diffusionein Italia avvenne soltanto grazie ad Alessandro Volta (1745-1827) il quale indusse i suoi contadini a bollire le patate, a schiacciarle e mescolarle con farina di grano, ottenendo di fatto una nuova versione degli gnocchi.
Questo piatto comasco nel tempo andrà ad affiancare a pieno titolo i già conosciuti spaghetti, risotti, tagliatelle e maccheroni.

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Ricetta nel blog:
Gnocchi

Bagnomaria

"Maria", contenuto nel nome del modo di cucinare, non è da attribuire a qualche nonnina, zia o bambinaia d'altri tempi. Non è neppure uno stabilimento balneare o il nome di una linea di arredo per toilette!
E' un modo per scaldare dei cibi o per cucinare delle pietanze che verrebbero rovinate da una temperatura troppo alta o concentrata in un solo punto.
L'idea originalissima di un recipiente scaldato dall'acqua bollente in cui cuocere o riscaldare vivande sembra sia riferibile a Maria di Cleofe, sorella di Aronne, nota soprattutto come Maria la profetessa (Es 15, 20-21), identificata da alcuni come Myriam, quella sorella di Mosé che sorvegliava la cesta di papiro contenente il fratellino di tre mesi quando fu scoperto -per i suoi vagiti- dalla figlia del faraone (Es 2, 4-5).

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Sandwich

Lord John Montagu (1718-1792), quarto conte di Sandwich fu l'inventore della delizia (o la dannazione) degli impiegati di mezzo mondo.
E' lui infatti che viene ricordato negli annali non anto come Ministro della Marina Britannica, quanto per aver dato nobiltà al ... panino. Egli appunto ideò le classiche due fette di pane imburrato con all'interno una sottile porzione di carne arrostita.Proprio il sandwich.
Sembra tuttavia che non lo consumassero mentre in tutta fretta correva al lavoro, ma al tavolo da gioco, dove -da accanito amante delle carte- costringeva se stesso nonché i malcapitati amici (i quali forse preferivano ben altre pietanze!) a consumare questo pasto veloce con una sola mano, tenendo le carte nell'altra.
Visse comunque 74anni che a quell'epoca era considerata una veneranda età. Merito del gioco o del vitto?!


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Carpaccio

Per spiegarlo dobbiamo fare un salto in quella parte della storia veneziana che è a cavallo tra il '400 e il '500.
All'epoca viveva in città il famoso (ma non famosissimo) pittore Vittore Scarpazza (1460-1526) detto anche "Carpaccio" ritenuto allievo di Gentile Bellini (1429-1507. Attenzione: Bellini è anche il nome di un cocktail!) il quale si dice prediligesse carne cruda.
Non finisce quì, il nome gli è stato affibbiato da una turista americana con problemi di peso. Questa signora, desiderosa di discrezione e complice il cameriere, era solita indicare la locandina di una mostra del Carpaccio ogni qual volta gradiva il gustoso piatto di carne bovina cruda preparato in quel ristorante che, per dover di cronaca, era il famoso Harry Bar di Venezia.


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Grog

Nel '700 la Gran Bretagna contendeva alle altre potenze navali il dominio dei mari, avvalendosi di potenti vascelli e robusti marinai.
Alla storia della Marina di Sua Maestà Britannica si è legato anche l'Ammiraglio Edward Vernon, ricordato come uno dei più amati e rispettati comandanti della flotta. La sua popolarità però decadde immediatamente tra gli equipaggi quando nel 1740 ordinò di diluire al 50% le razioni del blasonato rum con ... anonima acqua.
I marinai, indignati per l'affronto, gli addossarono il nomignolo dispregiativo di Old Grog (per via delle sue giacche e mantelli in gros-grain, cioè a grana grossa) che -tradotto- più o meno significa: "vecchio cappottaccio" .
Da quì il moderno Grog, bevanda a base di rum allungata e/o arricchita (nelle diverse varianti) non sempre e non solo con semplice acqua!


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Cacciucco

Non definiamo "Zuppa di pesce" per non farci nemici i Livornesi! E' una prelibata variante di quest'ultima che deriva addirittura dalla lontana Turchia.
Infatti nella lingua di quel Paese "kucut" significa "piccolo", "ridotto" con riferimento diretto a quella minutaglia di pesce tirato a bordo dalle reti che gli equipaggi dei battelli d'alto mare scartano dalle confezioni da vendere al mercato perché troppo piccolo o spezzato durante la pesca.
Cotto direttamente al largo, o riportato a terra da consumare in famiglia, questo piatto da marinai, in realtà prelibato, richiama alla mente profumi aromatici e sapori straordinari.


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Babà

Questo magnifico dolce tipico della tradizione napoletana ha un nobile padre polacco. Ebbene sì, fu il re di Polonia, Stanislao I Leszczynnski in persona ad inventarlo e a proporlo alla corte di Luigi XV, suo genero, dove trascorse anni di dorato esilio.
La pasta imbevuta di liquore veniva data alle fiamme e per questo suscitò grande meraviglia proprio come i racconti allora appena scoperti di "Le mille e una notte". Alì Babà era il nome dato a quel dolce mutuandolo da quelle fiabe, presto trasformato semplicemente in Babà che nella quotidiana lingua polacca del tempo significa "nonnina" o "donna di casa".

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martedì 22 giugno 2010

Ciambelle Ciociare con e Senza Glutine

Queste ciambelle si fanno dalle mie parti, non sono dolci ma hanno un sapore "particolare"; le mie preferite sono quelle prodotte a Sora (FR), le fanno anche enormi su richiesta per degli eventi religiosi. Praticamente vengono messe nelle ceste e portate in processione in testa; alla fine della processione vengono benedette e portate in chiesa che poi il sacerdote provvederà a dividere... ne darà un pezzo ad ogni famiglia del paese che ha "affittato la statua". Questa usanza è del paese di mia madre e a cui noi siamo molto legati. 



Sono riuscita a "trovare" la ricetta grazie all'aiuto di mia madre e anche ad internet, io le intreccio per comodità. Le ho fatte anche nella versione Senza Glutine, quelle preferite da mio marito.

CIAMBELLE CIOCIARE

- 800gr di farina
- 1 "c.no da thè" di lievito di birra liofilizzato
- 400gr di acqua
- 1 uovo
- 1 Cucchiaio colmo di strutto
- 2 "cucchiaini da thè" di sale
- 3 "      ""       da thè" di semi di anice

Impastare tutti gli ingredienti a lungo facendo sciogliere il lievito nell'acqua. Fare una palla e far lievitare 1h coperto con un contenitore.
Prendere dei grandi pezzi di impasto e formare un bigolo "spesso" 5cm. formare una ciambella o incrociare le estremità. nel frattempo mettere una pentola piena di acqua sul fuoco. Appena inizia a bollire tuffarci le ciambelle, poche alla volta, quanto basta per coprire il fondo. Quando vanno a galla toglierle con una schiumarola e metterle su un canovaccio ad asciugare.
Accendere il forno a 200° e, una volta arrivato a temperatura, tirare leggermente fuori la gratella e poggiarle direttamente lì sopra. Farle cuocere per circa 30min (o finché non siano colorite).




CIAMBELLE CIOCIARE SENZA GLUTINE
 

- 600gr del Mix pane senza glutine (io ho miscelato 420 g di Mix B, 180 g di Farmo (anche senza lattosio), 150 g di Pandea e poi ho prelevato i grammi che mi servivano)  
- 1 "cucchiaino da thè" di lievito di birra liofilizzato  
- 400gr di acqua 
-1 uovo 
- 1 Cucchiaio colmo di strutto
- 2 "cucchiaini da thè" di sale
- 3 "       ""      da thè" di semi di anice (io uso quelli di finocchio)

Impastare tutti gli ingredienti a lungo facendo sciogliere il lievito nell'acqua. Fare una palla e far lievitare 1h coperto con un contenitore.
Prendere dei grandi pezzi di impasto e formare un bigolo "spesso" 5cm. formare una ciambella o incrociare le estremità. nel frattempo mettere una pentola piena di acqua sul fuoco. Appena inizia a bollire tuffarci le ciambelle, poche alla volta, quanto basta per coprire il fondo. Quando vanno a galla toglierle con una schiumarola e metterle su un canovaccio ad asciugare.
Accendere il forno a 200° e, una volta arrivato a temperatura, tirare leggermente fuori la gratella e poggiarle direttamente lì sopra. Farle cuocere per circa 20min (o finché non siano colorite). 





 Sicuramente in altri paesi si chiameranno diversamente con questa forma ma quelle gigantesche credo che sìano "uniche" delle nostre parti.





domenica 20 giugno 2010

Brioche a Girasole al mascarpone

La settimana scorsa ho avuto una disavventura con il mio frigo (incassato)... praticamente mi si è rotto; da un lato ero disperata per l'accaduto ma da un lato ero contenta così potevo farmi finalmente un frigo esterno e "immenso".Inizialmente mio marito non era contento però dopo, riflettendoci un po' su... mi ha detto che era una buona idea (anche perché i diversi rivenditori ci hanno sconsigliato di riprendercene  uno interno se avevamo un po' di spazio in cucina (chi è venuto a casa mia mi chiederà... "ma dove lo hai messo?"). 
Sabato verso le 14 sono venuti a portarmi il mio megafrigo; ancora non ci posso credere; sono contentissima perché ora posso farmi fare delle mensole nella credenza dove ora c'è il vuoto; così oggi a pranzo dai miei volevo fare un dolce d'effetto ma anche buono... e così è stato.
Qualche giorno fa ho visto in  questo blog una bellissima forma per una brioche, ho seguito la ricetta linkata nel blog ma apportando qualche modifica, ho spolverato con zucchero a velo solo che, così facendo, non si nota la parte centrale della brioche... peccato!



- 500gr di farina 00
- 100ml latte
- 150 mascarpone
- 2 uova
- 1 tuorlo
- 100gr zucchero
- 60gr margarina (mi era finito il burro)
- 1 cucchiaio di miele (una vaschettina monoporzione)
- 12gr lievito di birra
- un pizzico di sale,
- buccia grattugiata di limone
- 2 cucchiai di marsala secco


 Ho inserito tutto nella MdP, mettendo per ultimo la margarina, azionare il programma Impasta (che poi lievita).
Una volta lievitato ho messo l'impasto su un foglio di cartaforno infarinato e messo al centro un bicchiere capovolto; spolverare con la farina e tagliare i petali e li rigirati col taglio in alto. Far lievitare fino al raddoppio; nel frattempo accendere il forno; dopodichè spalmare il cerchio centrale con 6 amaretti sbriciolati mescolati con l'albume rimasto.
Cotto a 175° per circa 30min.
 Lateralmente mi è venuto così: 

Internamente




sabato 19 giugno 2010

Infinocchiare

Questo termine, d'uso orami comune, denota la presa in giro di uno sprovveduto senza che questi se ne sia accorto.
Alla base del detto c'è una leggenda, sertametne senza alcun fondamento, che vede protagonista san Pietro, discepolo di Gesù, il quale venne incaricato di procurare un po' di vino per la piccola comunità di fedeli che si era riunita intorno al Maestro. Dopo un lungo cammino costui arrivò mezzo morto nella veranda del vinaio che lo rifocillò offrendogli un abbondante razione di finocchi crudi molto freschi, seguiti da un bicchiere del vino che intendeva vendergli.
Le esalazioni acute di finocchio rimaste nel naso e sulla lingua di Pietro non gli permisero di sentire l'odore ed il sapore di quell'acetello allungato e così, dopo un lungo contrattare, riportò indietro una robusta scorta di vino acidulo.
Ritornato indietro, fin da lontano esclamava festoso per il buon prezzo che era riuscito ad ottenere, ma il suo entusiasmo si freddò quando gli altri, assaggiato il vino, schernendolo gli dissero: "Ti sei lasciato infinocchiare!".


Fonte

venerdì 18 giugno 2010

Insalata di Penne Rigate

Poiché a mio marito piace la pasta, ieri sera ho voluto cambiare e farla fredda appositamente per poter contribuire alla raccolta di Puffin :

A noi è piaciuta molto e spero sìa di vostro gradimento:


- 300gr di penne rigate
- una manciata di piselli
- una patata
- mezza zucchina
- 1 pomodoro
- 1 scatoletta di tonno
- maionese a gusto (nella foto non avevo aggiunto la maionese, ma in quella che ho mangiato io c'era)

Metter sul fuoco l'acqua con il sale grosso, aggiungere il sale grosso e poi la patata sbucciata, i piselli e la zucchina. Una volta cotti i vari ingredienti toglierli e raffreddarli con acqua fredda, nella stessa acqua metterci la pasta e farla cuocere.
Una volta cotta, scolarla, farla raffreddare sotto acqua corrente e fredda e metterla in una insalatiera. Aggiungere i piselli, la patata tagliata a tocchetti, la zucchina tagliata a rondelle e una scatoletta di tonno; mischiare bene e poco prima di servire metterci un pomodoro tagliato a rondelle. Aggiungere un filo di olio d'oliva e, se piace, un po' di maionese (ma giusto un po').
Servire e mangiare.

Tempura

E' incredibile a dirsi, ma la tempura -vanto della cucina del Sol Levante- muove le sue origini da tradizioni cattoliche!
Tempura infatti è l'adattamento fonetico del portoghese "Témporas" derivato dal latino "Quattro tempora!" che sono i giorni di digiuno ed astinenza dalle carni.
I Giapponesi, sentendo questa parola, credevano si riferisse al tipo di cibo e non al periodo di osservanza religiosa e crearono così un piatto a base di gamberetti, altri piccoli pesci e verdure varie, rivestiti di pastella, fritti e cerviti direttamente dalla padella caldi e croccanti.
In effetti questo piatto non si discosta dalle nostre fritture di magro.


Pane Casereccio delle Simili

Sempre sul libro delle Simili "Pane e roba dolce" ho provato questa ricetta; questo impasto è per fare il pane ma anche i panini; io, per ora, ci faccio solo i panini di ogni forma; anche perché mi diverte farli.


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la sera:
- 50gr farina 0
- 25gr acqua
- 2gr lievito di birra fresco




Mettere la farina in una ciotola piccola, fare la fontana e mettere al centro il lievito sbriciolato e l'acqua; fare in modo da far amalgamare bene i 3 ingredienti; verrà un impasto sodo, coprire la ciotola con un piatto e lasciar lievitare tutta la notte a temperatura ambiente per circa 8-10h.


la mattina:
- 300gr farina
- 130gr acqua
- 10gr lievito di birra fresco
- 15 gr di strutto
- 15gr olio
- 5 gr sale

Amalgamare tutti gli ingredienti, aggiungendo il lievitino; impastare a lungo, batterlo con il matterello per alcune volte, fino ad ottenere una superficie liscia e ben amalgamata.



Una volta arrivati a questo punto:

- si forma una pagnotta, la si mette sulla teglia, poi si copre con carta da cucina bagnata e leggermente strizzata, la si fa lievitare 50min e poi si inforna a 200° per 10min poi a 180° per 30min.

Oppure:

- si spezza l'impasto in modo da formare delle palline;
- si spianano con il matterello formando degli ovali lunghi;
- con l'aiuto delle mani si arrotola e srotola fino ad arrivare al centro.

Poi:

- per ottenere i MONTASU': bisogna arrotolare l'impasto da entrambi i lati; poi si prende un lato, si gira e poi si poggia la parte centrale all'altro rotolino;

- per ottenere le CROCETTE: arrotolare l'impasto allungato da entrambi i lati, prendere un rotolo e attorcigliarlo due volte, finchè sono nella stessa direzione, sollevare il nodo che si è formato facendolo sporgere sui due rotolini, appoggiare sul tavolo e fissare premendo al centro.

- per ottenere il CARCIOFO: disporre l'impasto steso, verticalmente, con una spatola o coltello fare dei tagli sulla parte destra fino quasi al centro, devono distare 1cm e mezzo l'uno dall'altro. Arrotolare semplicemente, mettere in piedi sulla teglia.



Una volta dato le forme all'impasto, far lievitare e infornare a 200° per circa 15min.
Dipende sempre dalla potenza del forno che si ha.


L'interno:  Image




Oltre alle forme che già ci sono ho provato con le forbici a fare la spiga, sembra di esserci riuscita  

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giovedì 17 giugno 2010

Castelli Incantati

Ieri mattina è venuto a giocare con Davide il cuginetto (figlio di mia cugina) e abbiamo costruito insieme i castelli, il mio è piccolino che poi ho dato al fratellino più piccolino di Lorenzo:

- quello di Davide, sulla bandiera un dinosauro



- quello di Lorenzo, sulla bandiera un altro dinosauro

- quello mio (ora di Gioele) con la tigre stampata

( un quest'ultima foto, in alto a destra si vede la punta dell'orecchio di Tigro (il mio micione).

E' fatto con cartone e i rotoli interni della carta igienica; la parte del "palo e la base" della bandiera sono quelli che spesso danno ai negozi in alcune occasioni e in cui c'è attaccato un palloncino gonfiato, il la "cannuccia" l'ho rifilata.
Ognuno ha dipinto il suo.

Kugelhupf

Questa è una vera e propria brioche, ne avevo sempre sentito parlare e visto su internet ma, non lo avevo mai fatto. Un bel dì, sul libro Dolci Fatti in Casa di Tommasi editore ho trovato la ricetta e così mi sono messa all'opera. Buonissimo.




- 300gr farina
- 100gr burro salato
- 60gr zucchero
- 15cl latte intero
- 1 uovo
- 60gr uvetta sultanina
- 1 cucchiaio di kirsch
- 1 bustina di lievito di birra secco
- mezzo cucchiaino di sale
- 10cl acqua
Mettere l'uvetta in una ciotola con il kirsch e 1 cucchiaio di acqua.
Sciogliere il lievito in 2 cucchiai di acqua tiepida e lasciarlo per una decina di minuti. Mettere farina, zucchero, sale, latte, lievito e uovo nella ciotola del robot e impastare; aggiungere il burro a pezzetti e impastare finche il composto non diventa liscio ed elastico. Aggiungere l'uvetta e impastare.
Mettere l'impasto in uno stampo da Kugelhupf o da brioche e far lievitare per 3h a temperatura ambiente (io l'ho messa nel microonde).
Infornare a 180° per 50min. Sformare subito.

Ecco l'interno affettato quando era ancora tiepido 


mercoledì 16 giugno 2010

Rigatoni e Zucchine

Avevo in dispensa il condimento dell'Ariosto per la pasta e così l'ho utilizzato per condire questi rigatoni con le zucchine; è piaciuto molto.



- 500gr rigatoni
- 2 zucchine
- cipollotto fresco
- Insaporitore Aglio e Peperoncino Ariosto per pasta

Far cuocere i rigatoni in acqua salata; nel frattempo tagliare a rondelle le zucchine e passarele in padella con un filo di olio e il cipollotto tagliuzzato. Appena si saranno cotte metterci dentro la pasta e saltarla, unire la quantità desiderata di condimento ariosto, spolverare con parmigiano grattugiato e servire.

martedì 15 giugno 2010

Lievito Madre delle "sorelle Simili"

   Confesso che ero abituata ad utilizzare il lievito lasciato da parte dalla preparazione del pane, un'usanza di mia nonna e mia madre. Ma, Olga mi ha detto: "no no, il lievito madre non è quello che usi te ma viene creato dal nulla" ed io: "mi stavo preoccupando perché non mi avevi ancora detto nulla...".Un bel dì... durante uno dei nostri incontri mi ha regalato il libro delle Simili: "Pane e Roba Simile" e lì c'è la ricetta del LM (Lievito Madre) con olio:




Lievito Madre delle Simili 




- 200gr farina 00
- 100ml acqua
- 1 Cucchiaio di miele
- 1 Cucchiaio di olio

Mischiare gli ingredienti, mettere in un contenitore, chiudere e far fermentare.
Il mio, nemmeno dopo 24h è gia raddoppiato di volume e non ha odori strani  

Per il rinfresco:
- pesare il lievito
- "stessa quantità" di farina
- "la metà del peso del lievito" di acqua


L'ho rinfrescato e a distanza di due giorni, la superficie è così:




Ho rinfrescato 150gr di questo lievito (con il resto ho fatto il Pane Toscano); a distanza di un giorno il suo peso era di 370gr; eccolo quì in tutto il suo splendore:


Non si rinfresca ogni giorno: si rinfresca ogni 2 - 3 giorni se sta fuori dal frigo e ogni 5-6 se sta in frigo.




Suggerimenti di Olga:
La proporzione che spiegano le Simili è quella di rinfrescarne solo 100 g con 100 g di farina e circa 45 - 50 g di acqua, questo per non avere ciotole che strasbordano lievito... ma se vai a pari quantità puoi rinfrescarne anche 200 g con 200 di farina etc...

Quello che ti avanza o lo butti (ma è un peccato) oppure lo usi tutto facendo un pane che le Simili chiamano pane del riciclo oppure ci fanno i crackers..

Di solito già dopo circa 4 giorni può essere utilizzato... le Simili nel fare la conversione di una ricetta con lievito di birra a lievito madre usano una proporzione di 350 g di lievito madre su 500 g di farina... però occorre fare delle prove all'inizio secondo la vitalità che ha il proprio LM.


 Se siete celiache, No Problem, questo lievito lo trovate nel blog di Felix e Cappera



- Con questo lievito si può creare il Lievito Madre Liquido (LiMaLi)

- Non so voi ma io, in base ad una "discussione" avvenuta un po' di tempo fa con mia madre, per sostituire il lievito di birra fresco con il Lievito Madre aggiungo al peso richiesto in ricetta lo zero cioè, se la ricetta mi richiede 12gr di Lievito di Birra io utilizzo 120gr di Lievito Madre.



Ricette con Lievito Madre:


Sformato di Cavolfiore

Se vi capita un cavolfiore e volete mangiarlo in modo diverso, vi consiglio vivamente di provare a cuocerlo così.



- 1 cavolfiore
- 1 uovo
- 50gr circa di panna da cucina
- formaggio morbido (tipo galbanino)
- olio evo
- pan grattato

Pulire bene il cavolfiore, far cuocere bene i ciuffetti nell'acqua bollente salata, poi scolarli.
Mettere in un recipiente l'uovo, il formaggio a cubetti, la panna da cucina, origano e sbattere un po con una forchetta.
Mettere i ciuffetti di cavolfiore cotti in una teglia di vetro da timballo e ricoprire con il miscuglio sbattuto, un filo di olio, una spolverata di pan grattato e infornare finché non si formi la crosticina in superficie.


Sono buoni caldi, tiepidi e freddi


Questa ricetta partecipa al contest che raccoglierà ricette per bambini, ma, non finisce qui, perchè il fine ultimo è quello di unire tutti insieme le nostre mani pasticciate di food blogger sempre polverose di farina per aiutare concretamente tante piccole “stelle comete” che si chiamano BAMBINI attraverso l’associazione Cometa A.S.M.M.E. per lo studio delle malattie metaboliche. L’associazione si prefigge di aiutare tutte le famiglie che hanno un bambino affetto da una malattia metabolica ereditaria e per “dare voce a chi non ha voce”. Le malattie metaboliche ereditarie sono malattie che colpiscono i bambini generalmente nei primi anni di vita. Sono malattie gravi che se non riconosciute causano gravi handicap fisici e mentali e spesso sono causa di morte precoce.

domenica 13 giugno 2010

Luna Calante di Luglio

Durante la Luna Calante (che quest'anno, 2010, capita dal 1° al 10 e dal 27 al 31)

ORTO

Raccogliere l'aglio e le cipolle, farli essiccare al sole e riporli in ambiente asciutto.
Annaffiare gli ortaggi sotto chioma nelle prime ore del mattino o alla sera tardi. Effettuare l'irrigazione a goccia: permetterà forti risparmi idrici e servirà a controllare le erbe infestanti.

FRUTTETO

Continuare la lotta antiperonosporica nel vigneto, Cimare i tralci ed arieggiare le viti.
A fine mese iniziare la lotta contro la botritis favorendo l'esposizione al sole.
Raccogliere le susine: se non troppo mature, si conservano in frigo a 4°C per oltre un mese.

GIARDINO

Scacchiare i crisantemi ed eliminare i boccioli superflui per ottenere fiori più grandi.
Potare le siepi: sopporteranno meglio la calura e la carenza di acqua.

Fonti

Cestino del Mese di Luglio

VERDURA

Aglio, aromariche, basilico, bietole, carote, cavolo cappuccio, cetrioli, cicorie, cipolle, fagioli, fagiolini, fave, finocchi, indivie, lattughe, melanzane, patate, peperoni, piselli, pomodori, porri, ravanelli, sedano, spinaci, valerianella, zucchine.
FRUTTA

Albicocche, amarene, angurie, ciliegie, fichi, fragole, mele, meloni, pere, pesche, prugne, uva, uvaspina.


Fonte

Fagiolini al Pomodoro

I fagiolini al burro li cucino in due modi: o sbollentati oppure li cucino con i pomodori maturi, sono buonissimi e ci vuole poco sia per prepararli che per cucinarli; questa ricetta me l'ha insegnata mia madre, ma sempre con il contributo di mio padre.


- fagiolini al burro
- olio
- 3 spicchi di aglio
- un dito di acqua
- un cucchiaino di sale doppio
- prezzemolo
- pomodorini (oppure concentrato di pomodoro)
- spezie varie

Mettere in un tegame profondo nel seguente ordine gli ingredienti:
l'acqua, i fagiolini puliti, aglio, spezie, prezzemolo, sale, pomodoro, olio; chiudere con il coperchio e far cuocere. Non bisogna mai girarli  ma solo scoperchiare e controllare ocn una forchetta che i fagiolini siano ben cotti.


Questa ricetta partecipa al contest che raccoglierà ricette per bambini, ma, non finisce qui, perché il fine ultimo è quello di unire tutti insieme le nostre mani pasticciate di food blogger sempre polverose di farina per aiutare concretamente tante piccole “stelle comete” che si chiamano BAMBINI attraverso l’associazione Cometa A.S.M.M.E. per lo studio delle malattie metaboliche. L’associazione si prefigge di aiutare tutte le famiglie che hanno un bambino affetto da una malattia metabolica ereditaria e per “dare voce a chi non ha voce”. Le malattie metaboliche ereditarie sono malattie che colpiscono i bambini generalmente nei primi anni di vita. Sono malattie gravi che se non riconosciute causano gravi handicap fisici e mentali e spesso sono causa di morte precoce.