domenica 23 maggio 2010

Melanzane

Il mese scorso (aprile) in serra abbiamo piantato 2 piante di melanzane, una per le "tonde" e una per le "lunghe".
Finalmente la settimana scorsa abbiamo raccolto le prime melanzane, sono dolcissime e non è servito metterle sotto sale.


Con queste ho fatto le Melanzane Spadellate

Sono trascorsi pochi giorni e già le due piantine stanno regalandoci altre melanzane, siamo felicissimi e non vediamo l'ora che crescano ...


MELANZANE

Nome scientifico: Solanum melongena

ORIGINE E PROPRIETA'

La melanzana è una pianta originaria delle zone calde di Cina e India e venne introdotta a partire dal 1440 in Occidente dagli Arabi e, in seguito, in Europa a opera di alcuni Carmelitani. Nel 1550 viene citata nel Trattato della coltura degli orti e giardini scritto dal naturalista italiano Soderini. Questa verdura per molto tempo non riscosse alcun successo (si riteneva addirittura che potesse provocare la pazzia). Attualmente in Italia si producono circa tre milioni di quintali di melanzane, specialmente in Sicilia (il 30% della produzione nazionale). Fra le varietà più diffuse ricordiamo la Gigante bianca di New York, la Precoce di Barbentane, la Violetta lunga di Napoli, la Violetta tonda.

I mussulmani la scoprirono in Persia e la diffusero nei paesi del Vicino Oriente e del Mediterraneo. Nel mondo islamico dopo essere stata avversata dalla medicina colta le è stato riconosciuto che cucinata in modo adeguato ha la proprietà di risvegliare l’appetito e ristorare lo stomaco. Per il suo basso prezzo e le sue possibilità culinarie la melanzana svolse un ruolo importante nell’alimentazione popolare islamica ed ebraica.

Eliminato il gusto amaro originario con il sale e l’acqua calda, il sapore delicato della melanzana permetteva di abbinarla a vari ingredienti, così la si arrostiva con olio e aceto e accompagnava spesso le carni. Uno dei piatti più noti è la La parmigiana di melanzane, consisteva di polpette di carne in umido con melanzane fritte in olio di sesamo. A volte le melanzane si imbottivano di carne di gallina tritata. si insaporivano con aceto, olio, zafferano, coriandolo, aglio, cannella, menta, cumino. Si combinavano con uova e formaggio, noci e mandorle. Gli Andalusi la conservavano cotta in aceto o in salamoia per esserne provvisti anche nel periodo invernale.
Oggi il sapore mediterraneo si è sparso un po’ ovunque e in questa avanzata la diffusione della melanzana ha un suo ruolo non secondario. Nei mercati troviamo due tipi di melanzane, lunghe o a “palla”; la buccia ha un colore che va dal violetto scuro al viola chiaro, la polpa è biancastra con semi ed essendo priva di sapori particolari esige una drammatizzazione con aceto, o pomodoro, o frittura: insomma con qualche preparazione che le conferisca un sapore deciso.
In Turchia ci sono decine di preparazioni con le melanzane: il “musakà” che troviamo anche in Grecia, il “pahtyjahnly” (coscio di montone con melanzane), o l’“hunkar begendi” (melanzane con carne e pinoli). In Egitto si prepara una crema di melanzane al forno, “Baba ghannoug”, con pasta di sesamo (tahine) condita con succo di limone, aglio pestato e olio. La stessa crema con alcune varianti la ritroviamo su molte tavole del vicino Oriente. In Siria si gustano molteplici preparazioni ma la più straordinaria è quella in cui minuscole melanzane vengono svuotate, farcite con polpa di fichi e poi candide.

IN CUCINA ...

L’arte di cucinare le melanzane sta nel toglier la sensazione di amaro che la buccia può comunicare. Il trucco sta nel salarle dopo averle tagliate adagiandole in uno scolapasta con un peso sopra di modo che, colando, perdano quel sapore amaro. Va ricordato inoltre che sia fritte che arrostite non si devono cuocere troppo. Superati questi passaggi la melanzana è pronta per svariate preparazioni.
Nel sud d’Italia e in particolare in Sicilia, (non a caso gli Arabi ci passarono alcuni secoli), è dove più si apprezza la melanzana, con gustose e prelibate preparazioni quali la parmigiana. Chiariamo subito che questa non è una ricetta emiliana. L’uso ampio di basilico e mozzarella la qualificano, anche se il nome le viene dalla spolveratura di parmigiano, come una ricetta meridionale. Esistono diverse preparazioni di parmigiane che vanno dalla calabrese in cui la mozzarella è sostituita con la provola e l’imbottitura è arricchita con soppressata e a volte anche con uova sode, a quella del centro nord in cui si prepara la parmigiana in bianco mettendo al posto del pomodoro molto parmigiano, fiocchi di burro e fette di mozzarella.

L’Italia è una grande consumatrice di pasta e non si possono certo tralasciare le preparazioni di pasta al forno dove la melanzana entra da padrona nell’imbottitura. La regina però di tutte le preparazioni di pasta con le melanzane è quella che si cucina in Sicilia e che si chiama “Alla Bellini” o “Alla Norma” in onore del grande musicista catanese. Non tutti sanno che la pasta “Alla Norma” ha in sé un gioco di parole. Infatti il ruolo della Norma, che sarebbe stato della Callas, era affidato ad una nota soprano di nome Pasta. Quindi pasta alla Norma, Norma alla Pasta! Al di là dell’aneddoto rimane la squisitezza di questa preparazione dove le melanzane e il sugo si sposano perfettamente con la ricotta al forno.
Sono piatti robusti che danno un gran piacere al palato ma anche un gran daffare allo stomaco. Le melanzane però si prestano anche a preparazioni delicatissime, al funghetto, arrostite, al forno e a polpette.


La melanzana (Solanum melongena) è un ortaggio tipicamente estivo della famiglia delle Solanacee, con fusto eretto che raggiunge circa 80 cm, fiori solitari e frutti, la parte che consumiamo, che sono bacche violacee di forma tonda, oblunga od ovoidale. Grandezza, forma e colore si differenziano a seconda della varietà.

Il valore nutritivo delle melanzane (di qualsiasi varietà) è piuttosto scarso; poche calorie, basso contenuto di grassi, proteine e glicidi, quantità ridotte di vitamine e sali minerali. Per queste ragioni entrano spesso nella composizione delle diete dimagranti, con un'avvertenza: spesso questo ortaggio viene preparato con ricette ricche di grassi (melanzane alla parmigiana, melanzane ripiene, fritte, impanate), che non ne favoriscono certo la digeribilità. In alternativa possono essere preparate lessate o alla griglia.

Scarto: 19% (Estremità, buccia e parti scartate nel taglio)

Fonte





Vi mostro anche una pianta di melanzane mostruosa "insolita" che è cresciuta nella serra dei miei genitori:

2 commenti:

  1. Beata te che hai la serra! nel mio orto le ho trapiantate la settimana scorsa, ne passerà del tempo prima di vedere le prime melanzane!
    Ciao ;)

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  2. Allora Meg come procedono le tue piantine? Si inizia a vedere qualcosa?

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