Questo termine, d'uso orami comune, denota la presa in giro di uno sprovveduto senza che questi se ne sia accorto.
Alla base del detto c'è una leggenda, sertametne senza alcun fondamento, che vede protagonista san Pietro, discepolo di Gesù, il quale venne incaricato di procurare un po' di vino per la piccola comunità di fedeli che si era riunita intorno al Maestro. Dopo un lungo cammino costui arrivò mezzo morto nella veranda del vinaio che lo rifocillò offrendogli un abbondante razione di finocchi crudi molto freschi, seguiti da un bicchiere del vino che intendeva vendergli.
Le esalazioni acute di finocchio rimaste nel naso e sulla lingua di Pietro non gli permisero di sentire l'odore ed il sapore di quell'acetello allungato e così, dopo un lungo contrattare, riportò indietro una robusta scorta di vino acidulo.
Ritornato indietro, fin da lontano esclamava festoso per il buon prezzo che era riuscito ad ottenere, ma il suo entusiasmo si freddò quando gli altri, assaggiato il vino, schernendolo gli dissero: "Ti sei lasciato infinocchiare!".
Fonte
E sì... non con riferimento a S.Pietro, ma anche io sapevo che infinocchiare derivava dal fatto che l'odore acuto del finocchio copre le magagne dei cibi a cui viene aggiunto
RispondiEliminaGrazie Cla :-)